L’obiettivo primario della sostenibilità è la conservazione della natura per le generazioni future con azioni di tutela, ripristino, pratiche ecologiche che tuttavia presuppongono un’impostazione dicotomica tra natura e società. La sindemia, viceversa, sta sottoponendo la società contemporanee all’impossibilità di agire per uno sviluppo sostenibile mediante le normali attività di progettazione territoriale e protezione ambientale ed evidenzia la necessità di attivare strategie innovative e prototipi operativi che risolvano le discrasie messe in rilievo dalle crisi.
La nuova prospettiva è quella di recuperare altre pratiche conservative che recuperano il piano ontologico della natura ossia il senso etico-morale che essa ispira, attualmente trascurato dalle società moderne europee. Per questo motivo, oggi, si persegue la costruzione di un’alleanza e non solo una tutela con la natura. Tale alleanza richiede la consapevolezza che i problemi ambientali si superano esclusivamente pensando le società in simbiosi con la natura ossia in un rapporto paritario, per ciò che attiene responsabilità e prospettive di vita, rovesciando l’attuale rapporto parassitario da parte dell’uomo nei confronti della natura assumendo, viceversa, quello di reciprocità.